Frasi e aforismi di un Dandy

Pensieri, frasi e aforismi di J. Brunati

“stai leggendo i miei pensieri, frasi ed aforismi, sappi che non è importante l’autore ma i concetti, che se condivisi, innescano e talvolta risvegliano importanti riflessioni e nuove chiavi di lettura rispetto alle nostre intime convinzioni

“Una delle cose più importanti per ogni individuo è essere consapevole del proprio valore, non ascoltate il rumore dei pareri altrui, non aspettatevi mai nulla e continuate a sorridere

“La bellezza e’ anche nella sofferenza, se corrisponde ad un processo reattivo ed intellettuale di cambiamento .”

“il pensiero senza azione è come una farfalla senza le ali”

“Nessuno dovrebbe permettersi di considersi fallito, se ti rialzi da terra e ricomponi il mosaico di te stesso per ricrearti a nuova opera d’arte, sei semplicemente un vincente”

“Un uomo che cerca la propria forza nel bere, vi troverà solo la sete della sconfitta”

“Il diverso, genera sempre paura o invidia, esse nascono perchè vediamo un nostro piccolo frammento riflesso”

“Ci sono alcuni danzatori, che con la propria magia riescono ad annullare lo spazio ed il tempo, concedendo all’osservatore il privilegio di ricevere in regalo quella rara bellezza fatta di espressione,amore,fatica, passione e sacrificio”

“Conoscevo un tale che aveva sempre fretta, non possedeva nemmeno il lontano barlume di pazienza e voleva sempre risultati immediati,si specializzò a tal punto in questa pratica che trovò presto un modo rapido anche per finire sotto terra e per sua fortuna, l’impazienza smise di assillarlo”

“Il vero Dandy tra le altre cose, crede fermamente in se stesso, non ascolta il rumore del pensiero degli altri, si strugge più per una macchia sulla scarpa che per una offesa lanciata da persone che per abitudine parlano dall’orifizio sbagliato”

“la differenza tra un intellettuale ed un acculturato è che il primo, solitamente, riesce a portare il secondo a discutere di argomenti a lui sconosciuti, per il solo gusto di umiliarlo.”

“Meglio decidere di essere solo in mezzo a tanti che isolato per scelta di altri”

“L’amore è ad esempio una carezza che ti desta da un incubo”

“l’artistocrazia e certa borghesia, rappresentano quell’assenza di nobiltà, talmente insopportabile , che pare giustificato detestarle”

“I social networks, sono la sublimazione della tristezza umana, attraverso i post, un utente può fingere di essere triste o felice o entrambe le cose ad intervalli scanditi da un breve periodo di tempo, se tali pensieri e rappresentazioni fossero esternati nella vita reale, metà degli iscritti verrebbero internati”.

“Non è possibile, risultare simpatici a tutti, non sarebbe corretto,soprattutto, nei confronti dell’antipatia”

“Per me tutto dev’essere permeato di bellezza, osservare di fronte ai miei occhi, una donna svestita, non mi è d’ispirazione quanto svestirla e lasciare che il sole, filtrando dalle persiane di una finestra, disegni di fronte ai miei occhi , dettagli artistici di sublime perfezione e meraviglia.”

“La fede , implica troppi doveri e sacrifici, ecco perchè la maggior parte di chi crede è un peccatore, non esiste il tempo necessario, per svolgere sia i dettami della fede, che la propria vita in modo coerente”

“il mio rapporto con i bigotti ed i moralisti, si è interrotto tanti anni fà, io non li sentivo e loro, nel frattempo, avevano perso la fede”

“Fantasticando, mi piacerebbe sedermi su un comodo divano e parlare con Brummell e Wilde, raccontare di come il mondo è cambiato da quando sono morti, di come i loro insegnamenti siano ormai dimenticati e di come l’arte di cogliere la bellezza, appresa anche grazie a loro, sia sempre più rara da toccare,vedere,ascoltare,gustare, ma prometterei di perseverare assiduamente nella mia ricerca,con una tenacia degna, dei più grandi Dandy della storia”

“Se durante un dibattito, il vostro interlocutore, alza la voce o strilla, lasciate perdere e risparmiate energia, per il prossimo dotato di un minimo di intelletto,capacità di dialogo e ascolto “

“un creativo ha mille possibilità di cavarsela nel mondo, una persona che si basa solo sulla logica non ha speranza, semplicemente perchè deve scontrarsi anche con situazioni irrazionali”

“Secoli fà, ti giudicavano se eri mal vestito, oggi è di moda l’osceno, pertanto ti guardano storto, se vesti in modo impeccabile”

“I Buoni e i giusti , sono le persone di spessore che dovrebbero avere posizioni di prestigio nella società, sfortunatamente , la nostra società è guidata da arrivisti, e la gente gode nel subire passivamente ogni ingiustizia, i buoni e i giusti dunque possono solo perseverare e lasciare un buon ricordo di sè dopo morti”

“Dovete idealizzare voi stessi come molle, più vi colpiscono, più vi rialzate”

“Una persona, dotata di una buona faccia da schiaffi è quella che di fronte ad un esercito pronto a far fuoco, sorride”

“Tutti sbagliano nella vita, se fossimo infallibili, non esisterebbero le persone di successo, non esisterebbero i risultati, la gioia e l’amore, e tutte quelle cose importanti che spesso dimentichiamo”

“La felicità è il lampo che anticipa il tuono, in quell’attimo fugace, bisogna possedere la straordinaria capacità, di goderla profondamente”

“Il denaro, serve unicamente a realizzare sogni materiali, nessuno è mai riuscito a comprare sentimento, amore, bellezza o stile, grazie alla propria ricchezza. Chi è povero nell’anima, può possedere tutto l’oro esistente, il ricco di poesia in senso universale, invece, possiede tutto senza avere niente”

“Dire d’amare una persona, non deve essere una affermazione, che serve ad ottenere qualcosa in cambio”

“La storia ci insegna, che sono le persone imperfette e fallibili, ad essere in grado di realizzare sia le grandi che le piccole cose”

“Odio l’idea , che mio figlio un giorno, commetta i miei stessi errori. Per crescere ha bisogno di crearne e commetterne di suoi”

“Procrastinare le azioni, equivale a scappare, l’eroe moderno è colui che non deve lasciar cadere, nemmeno la più infinitesimale delle responsabilità”

“Quando una persona intelligente, si deve confrontare con un ignorante, la cosa opportuna da fare è impegnarsi a non pensare, questo è l’unico modo per sopravvivere all’incontro”

“Una mente lucida, riesce a mettere sullo stesso piano, gli insegnamenti del passato, il presente, quale nuovo passato ed idealizzare un futuro, ricco di prevedibili incognite”

“Non si dovrebbero invidiare, quelle persone che senza sforzo , compiono qualcosa, si deve altresì cercare di comprendere, come sono riusciti ad ottenere una tale consapevolezza”

“Una cosa, credo di avere appreso dal rapporto con le persone, chi si reputa il migliore in qualcosa è semplicemente un cretino”

“l’unica formula esatta, risiede nel fare ed ottenere, prima di parlare, viceversa, si è come un pittore, che con una tela bianca fra le mani, tenta di descrivere l’opera che farà”

“Niente è inutile, tutto serve alla creazione di un progetto più ampio”

“L’unico modo che conosco, per dare sfogo alla mia espressione artistica, risiede nella scrittura, non mi importa necessariamente che i contenuti, vengano condivisi o apprezzati, mi piace invece, lasciare delle tracce di me, che potrò leggere tra molti anni e verificare, quanto di me vivrà ancora in quei testi”

“Voi donne, siete straordinariamente belle per diritto, non necessitate di altro se non quello che la natura vi ha donato, ad apprezzare la visione dell’artefatto su di voi ,sono solo i mediocri, i quali non conosceranno mai la semplice bellezza e la complessità della poesia, poichè le donne, sono pura poesia”

“Amo lasciarmi abbracciare dal calore del sole, ma anche essere rapito, dal potere di riflessione, suggerito da una giornata piovosa. Trovo straordinariamente unico, cogliere le opportunità che la bellezza ci offre, manifestando se stessa, in qualsiasi elemento”

“Dandy si nasce, a rivelarlo è la gestualità, lo stile, il gusto,l’amore del bello universale, l’innata sensibilità, ma anche l’impassibile freddezza, il reale disprezzo rivolto ad ogni antitesi di se stesso, il rifiuto congenito della pochezza intellettuale ed artistica”

“Non curarti troppo della persona che ti dà torto, preoccupati della persona che ti dà ragione”

“L’eleganza smette di essere astratta, quando si manifesta di fronte agli occhi”

“Seppur con noia, amo essere odiato”

“Avete mai notato, che a guidare auto di lusso, sono sempre conducenti solitari?”

“Quando qualcuno afferma che odio l’artistocrazia e la borghesia, stà sbagliando, in verità detesto le persone all’interno di tali contesti, poichè sono in buona sostanza volontariamente emarginati ,dalle cose semplici e belle del mondo”

“Nelle sue molteplici forme,anche la bruttezza, reca in sè del bello, l’astuzia è analizzarla da ogni prospettiva possibile, per scovare quell’infinitesimale punto a suo favore, che riempie di meraviglia e stupore”

“Tra i transitivi, amare ed ammirare, il secondo è nettamente quello che preferisco perchè giungerà in ogni caso al primo”

“Tempo fà ,ascoltai un dialogo tra amiche, una disse all’altra, che la cosa più importante, era l’essere invidiata. Riflettendo attentamente, ella era vinta dalle proprie convinzioni, nessuno al mondo, nemmeno il più sincero, comunicherebbe apertamente di invidiare un suo simile”

“La reazione ad una provocazione, prevede risposte semplici, intelligenti e dirette, ma prima è opportuno meditare e pesarne la composizione, per renderle fatalmente idonee”

“La colpa per la scarsa condotta morale dei giovani di oggi è da attribuire ai genitori di oggi, i quali , si sono ribellati alle imposizioni dei padri e le madri di ieri”

“l’arte della simplicità, appartiene solo a quelle persone, in grado di sintetizzare la complessità, senza che essa, ne risenta nella sostanza”

“Prima di pensare all’ansia da prestazione, sarebbe il caso di creare la situazione favorevole a scatenarla”

“Quello che per molti rappresenta un difetto fisico, per altri è la scintilla che accende il desiderio”

“Sperimentare il cambiamento è il primo passo per evitare di vivere in modo banale ed infruttuoso”

“Non spreco me stesso per compiacere gli altri, ogni qualvolta si effettua un’azione per persone immeritevoli, priviamo noi stessi del tempo , dobbiamo necessariamente essere consapevoli che abbiamo una scedenza”

“Parlo con te, si proprio tu, che sei solito giudicare gli altri. Ogni volta che esprimi un giudizio negativo, ti poni in una posizione di superiorità rispetto al giudicato, dunque rispetto all’argormente trattato, sei certo di poter affermare, senza il minimo dubbio, di essere intersoggettivisticamente ingiudicabile?”

“la capacità di eloquio, a parer mio, dovrebbe essere una materia obbligatoria ,in qualsiasi percorso accademico”

“Ricordatevi che restare impassibili, di fronte alle offese ed attacchi diretti, scatena una profonda frustrazioni, nei vostri detrattori”

“Vestirsi bene non costa molto, chi spende cifre rilevanti, per indossare il nome di un brand, molto spesso è identico ad un cartellone pubblicitario ambulante”

“Siamo circondati da cuori e spiriti freddi, indossiamo dunque, un mantello di superiorità, per non subirne il raggelante degrado”

“Tra le tante cose che abbiamo dimenticato, vi sono le lettere scritte a mano, eleganti, piene di intimi significati e concetti che nascono dall’anima ed il profumo, che con aulente fascino, imprime l’immagine carnale dell’autore nelle fibre immortali della carta”

“La meraviglia della notte, i silenzi che odono se stessi, un incanto che crea la giusta attesa in funzione del musicale crescendo del domani.”

La maggior parte delle persone non conosce il significato di Dandismo, viene sminuito allo stesso modo del definire con precisione la Morte. Da un lato si pensa che un Dandy sia puramente frivolezza ed estetica, dall’altro che il morire sia unicamente svanire per sempre, in entrambi i casi il pensiero comune manifesta una irritante superficialità.”

“Il Dandismo in Italia non esiste perchè viene fortemente confuso con l’apparato moda ovvero con la mera desublimazione, non vi è alcun dubbio che escludendo la sostanza resta solo un’opaca apparenza”

“I veri ricchi non si nutrono di monete, ma di emozioni”

“L’arte del poco è l’arte del tutto”

“Il posto che dedico alla speranza è lo stesso della scaramanzia”

“I cuori infranti appartengono a coloro che non si sono accorti di sbagliare o non hanno aiutato a correggere chi camminava a loro fianco”

“Accogliere le critiche è sinonimo di intelligenza, saperle far fruttare positivamente equivale ad ottenere oro senza pagar pegno”

“Non è una divinità che ascolta ed asaudisce le preghiere, bensì l’impeto tempestoso della forza di volontà”

“Sedurre una donna è un’impresa ardua perchè l’uomo è rozzo per natura, manca di quel tassello evolutivo che consente di andare oltre l’aspetto. La pratica del tacito ascolto di ogni singola parola, accarezzando in risposta l’intelletto e l’emotività, sono doni speciali destinati ad una élite di poeti”

“Mi rifiuto di pensare che la massima esaltazione possa essere data dalla trasgressione”

“Fra le cose più difficili da descrivere a parole vi sono particolari profumi che riportano alla mente ricordi segreti e preziosi”

“Chi si perde o si lascia perdere commette un delitto, sacrifica il bene più prezioso che è il cervello.”

“Prendendo spunto dai Corinzi il corpo è senza alcun dubbio il tempio dello spirito. Lo vedo come un nucleo da preservare, forte ed in salute, in modo da ottenere un potere proteso a scalare le vette più ardite

“Niente è inutile, tutto serve alla creazione di un progetto più ampio”

“tra le cose più importanti nella vita, subito dopo l’amore,  la fede, la conoscenza, ci sono i dettagli” 

Note: I contenuti sono liberamente utilizzabili, a patto che venga sempre citato l’autore.

Frasi e aforismi di un Dandy

Il Dandy non è solo abito

Siamo alle soglie del 2018 e il dandy è ancora sinonimo di abbigliamento stravagante e appariscente e la trovo una convinzione talmente insopportabile, che chiederei le dimissioni immediate , soprattutto di certi giornalisti che si occupano di moda.

Lord Brummell, primo dandy della storia, non amava apparire, bensì soffermarsi elegantemente in società il tempo necessario per farsi appena notare, per poi sparire, non vestiva eccentrico bensì in blu e grigio ed ha apportato rivoluzioni fatte con la mente e non certo di sola stoffa colorata.

L’aspetto “ribelle” dei dandy fu l’essere se stessi, dal modo di pensare  ai gesti e solo in ultimo , a completare la propria opera, l’abito come cornice. Proviamo a pensare ad esempio a Wilde, Baudelaire, Nietzsche, Kierkegaard, solo per citarne alcuni, ciò che la nostra mente vi abbina sono le opere, la filosofia, gli scritti e non l’abito. In particolare in Italia, come giustamente scrive Daniel S. Schiffer, la figura del dandy viene associata allo snob o peggio ancora al gagà. Se ci pensiamo bene , soprattutto a livello social, i pacchiani elegantoni che millantano il dandy style o l’essere dandy, altro non sono che “gagà” ovvero un uomo vanesio che ostenta eleganza e raffinatezza  (fonte: Garzanti). Ai Dandy non serve ostentare, poichè possiedono i mezzi culturali atti ad essere e non ad apparire, i dandy non seguono la moda, seguono quella cosa di molto superiore chiamata stile, lo stile che non può essere comprato in boutique, ma è intrinsecamente cucito al proprio essere filosofico e culturale.

In conclusione, mi auguro non venga attribuito il dandismo , raro e unico, a gagà e snob, poichè è come attribuire un’opera d’arte ad un copista anzichè all’artista che l’ha creata.

Instagram.com/iamjbi

 

 

 

Il Dandy non è solo abito

La personalizzazione del minimalismo

Il Minimalismo non è una dottrina ma probabilmente una forma di auto-disciplina, una presa di coscienza, frutto di un’analisi interiore e non di una moda. Alcuni possono pensare al fatto che un Dandy che scrive di minimalismo sia un ossimoro, ma commettono un errore molto grave, il dandy ha una visione specializzata nella bellezza ed essa risiede proprio nella semplicità , in tutto ciò che non è caotico o artefatto, crede nella purezza e in quella delicata forma d’eleganza non appariscente degna di passare inosservata solo ad occhi inadatti a coglierla, dunque il Minimalismo, come dimostro è personalizzabile da ognuno di noi e deve seguire il nostro essere , il quale rinuncia al superfluo, less is more, il poco come tutto o per meglio definirlo il giusto per vivere sereni e liberi da inutili orpelli. Percorrere questo cammino non deve costare fatica e non si deve provare un senso di perdita dal materiale, esso rappresenta la disintossicazione dal consumismo, dall’accumulo compulsivo , la vittoria della nostra libertà psicologica sulla materia in senso commerciale e l’essere appagati da una vita semplice dove l’individuo è finalmente al centro e non decentrato rispetto al contesto del quale si circonda per colmare i propri vuoti interiori.

Noi abbiamo un solo luogo ricco di tutto ed è la nostra mente, essa vive e performa ai massimi livelli se ha la possibilità di farlo , questa opportunità è data dalla semplicità nella quale ci immergiamo, a partire dal nostro pensiero, dalla dedizione alla cultura, dalla nostra casa essenziale, ai nostri indumenti. il cervello invece si atrofizza e vive il disordine quando tra le altre cose conduciamo una vita subordinata dai dettami dei media, vite artificiali riflesse in uno schermo ed iperconnettività.

Invito a sperimentare per 3 giorni le istruzioni di seguito indicate:

Giorno 1: Non accedere a nessun social o chat per tutta la giornata e dedicarsi a qualcosa di produttivo

Giorno 2: provate a riorganizzare una stanza della vostra casa, armadi inclusi , eliminando ciò che ritenete superfluo

Giorno 3: prendete carta e penna e createvi una routine giornaliera .
JB

 

La personalizzazione del minimalismo

Minimalismo : la sintesi della complessità 

E’ passato parecchio dal mio ultimo articolo, in fondo il tempo è relativo , bisogna vivere per poter avere qualcosa di cui scrivere.

Negli ultimi mesi ho abbracciato una visione meno teorica e filosofica della vita, a vantaggio di un’ottica d’azione ragionata, la quale non pone particolari accenti e sfumature ma con assoluta determinazione persegue un agire, che conduce ad un risultato , positivo o negativo, senza vie di mezzo. Anche all’abbigliamento ho apportato dei cambiamenti, ho sottratto tutto ciò che è superfluo o atto ad attirare l’attenzione. indosso tinte unite e principalmente vesto il nero e il bianco, tagli semplici, razionali quasi austeri, outfit di questo tipo non rappresentano la morte del Dandy, bensì ne sono l’evoluzione, per l’ennesima volta, il messaggio che deve essere letto è la volontà di rappresentare se stessi attraverso una certa eleganza nuda e minimale, alla quale non serve niente altro che occhi attenti che le rendano omaggio.

Riflettendoci , il movimento minimalista rese certamente anti espressivi gli anni ’60, che dominò con un gelo di freddezza emozionale, proprio in quegli anni, la riduzione minimale descritta da Wollheim, racconta attraverso le opere di artisti, un’operazione rivoluzionaria che conduce tutto ciò che viene creato o illustrato all’essenziale , è necessaria una profonda e difficoltosa analisi, per poter raggiungere e rappresentare unicamente la semplicità elementare, dunque si tratta di un esercizio intellettuale non indifferenze e non meno impervio è riuscire a rendere tutto questo fruibile a committenti e al pubblico.

Sintetizzare la complessità dunque a vantaggio di un risveglio interiore, tutto ciò che è superfluo, rappresenta un elemento di disturbo, la pace non può venire dal chaos . Credo che nel minimalismo vi sia l’antitodo contro il disordine del nostro tempo, una lezione di umiltà che rifiuta il consumismo, l’iperconnettività , il narcisismo, per riscoprire l’arte del poco quale arte del tutto. Gli elementi minimali dall’architettura, design, moda e arti , fanno da scenografia all’uomo che riscopre se stesso e la propria interiorità. Miuccia Prada a proposito della visione minimale e disadorna delle proprie collezioni, dichiara: “Non voglio più creare abiti sciccosi. Faccio vestiti brutti con stoffe brutte, bad taste, appunto” , una affermazione che con forza spiega una scelta, intendo la sua definizione di “cattivo gusto”, come provocatoria e che colloca l’essenzialità chic delle sue proposte, in netta contrapposizione alla visione eccessiva ed ornamentale delle altre case di moda. la rotta minimale di evoluzione spirituale dell’uomo rappresenta la riscoperta dei valori, l’amore ad esempio è semplice di per sè e ciò che lo sovraccarica sono le aspettative che lo addobbano di inutilità. Vivere dunque all’insegna della semplicità pura e limpida è quel passo necessario per una evoluzione depurata.

JB

 

Minimalismo : la sintesi della complessità 

IL VIVERE INIMITABILE DI D’ANNUNZIO COME ESEMPIO DI CRESCITA INDIVIDUALE

Di Gabriele d’Annunzio ho una immagine da sempre nitida nella mia mente, fu un uomo che visse in modo eccezionale pertanto inimitabile, forse l’unico , vero ed autentico esteta decadente, eroe della bellezza, del linguaggio,del piacere, del coraggio, un uomo che non attese inerte la propria gloria , la creò con ogni mezzo e a qualsiasi costo.

il Vivere “comune” ostacola la libertà individuale di manifestare se stessi e le capacità del singolo poichè non consente di uscire da linee guida determinate ed imposte dal “ben pensare”. Sono convinto che ognuno di noi possieda doti ed attitudini peculiari quindi uniche che vanno assolutamente coltivate e risvegliate.

E’ da evitare il fatto di pensare che l’omologazione a comportamenti di massa sia la soluzione per vivere con gioia ed ottimismo l’esistenza ne che questa rotta conduca al successo. Sono certo, egoisticamente parlando, che solo grazie ad un percorso individuale di ricerca e sviluppo interiore sia possibile per prima cosa scoprire noi stessi , il nostro potenziale e verso cosa siamo portati e mediante un cammino proteso al raggiungimento dei nostri traguardi ed ambizioni ottenere felicità e serenità.

Il vivere inimitabile si può ottenere dunque con una forte affermazione caratteriale e di capacità, che come ingranaggi muovono di conseguenza le nostre vite, se una persona eccelle in un ambito è perchè si è scontrato con esso, si è sfidato e spronato a perfezionarsi per dominarlo, scoprendone l’anatomia, facendolo proprio, completarlo ed arricchirlo, così facendo l’individuo si afferma e viene preso come esempio dalle persone.  Se l’uomo lavora ogni giorno perseguendo la meta del proprio perfezionamento non potrà non conseguire buoni, ottimi ed eccellenti risultati, la cosa importante è farlo per se stessi e non per compiacere gli altri o con l’intento di impressionare qualcuno, si può invece pensare di essere una componente preziosa per l’affermazione degli altri.

Ognuno di noi è potenzialmente un vincente, ad ostacolare il nostro successo, tra i tanti fattori è che troppo spesso viviamo imitando gli altri, gli atteggiamenti ed i comportamenti , seguiamo un terreno già tracciato anzichè crearne uno con fatica e sudore, il segreto è accettare noi stessi , mostrare il nostro carattere e la nostra personalità, elementi che ci rendono di fatto unici. Le brutte copie , o le copie , come accade ad esempio per le opere d’arte, rimandano al fatto che non sono gli originali quindi non hanno alcun valore.

Non abbiate limiti, la paura di sbagliare o fallire deve essere un’arma non un ostacolo, siate voi stessi sempre, nel bene o nel male, sforzatevi di ambire all’eccellenza, godete profondamenti dei risultati che riuscite a raggiungere e guardate ai prossimi, siate inimitabili.

JB

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IL VIVERE INIMITABILE DI D’ANNUNZIO COME ESEMPIO DI CRESCITA INDIVIDUALE

Sprezzatura

«Per dir forse una nova parola, usar in ogni cosa una certa sprezzatura, che nasconda l’arte e dimostri ciò, che si fa e dice, venir fatto senza fatica e quasi senza pensarvi… Da questo credo io che derivi assai la grazia: perché delle cose rare e ben fatte ognun sa la difficultà, onde in esse la facilità genera grandissima maraviglia; e per lo contrario il sforzare e, come si dice, tirar per i capegli dà somma disgrazia e fa estimar poco ogni cosa, per grande ch’ella si sia. Però si po dire quella essere vera arte, che non pare essere arte; né più in altro si ha da poner studio che nella nasconderla: perché, se è scoperta, leva in tutto il credito e fa l’omo poco estimato» Baldassarre (Baldesar) Castiglione

Con queste parole, il cortegiano Castiglione, introdusse al mondo la sprezzatura ovvero la condotta, l’atteggiamento, la grazia dell’uomo che mostra al mondo se stesso, la propria eleganza intellettuale racchiusa aldilà delle parole, nelle arti, mestieri, nei modi, gesti, portamento e nell’abito. Tutto ciò che con maestria si manifesta con semplicità e disinvoltura, si può riassumere nella sprezzatura, non si tratta dunque di una ostentazione scriteriata delle proprie capacità, ma una affermazione vera e propria di conoscenza che con precisa arte comunicativa mostra a chi osserva l’artista di mestiere in qualsivoglia disciplina. Nonostante vi sia una oggettiva stima e forse invidia verso chi dimostra con semplicità la complessità , la sprezzatura viene letta come un atteggiamento proprio di coloro i quali si sentono superiori elevandosi dai propri simili. La verità è che solo i meritevoli o persone del medesimo prestigio e sensibilità, trovano di primaria importanza il fatto di avere a proprio fianco tali gemme rare, l’intelletto,la preparazione, la professionalità sono rarità da collezione, in particolare nel nostro presente, stupidamente animato dalla volontà di raggiungere risultati e godimenti immediati senza prestare attenzione ai dettagli che compongono le svariate visioni di insieme della vita, la mercificazione sociale e lavorativa, la scarsa se non inesistente importanza a tutti i livelli del potenziale umano hanno portato dunque a discutibili risultati di breve durata, chi fà della sprezzatura, affermazione di conoscenza atta a fare la differenza in qualsiasi ambito è da lodare anzichè criticare o accusare di superbia , poichè solo chi è padrone della conoscenza del proprio ambito è un artista in grado di dipingere opere di suprema grandezza, gli altri possono , se vogliono, guardare e imparare. Ben venga dunque chi fà della sprezzatura un atteggiamento di positivo orgoglio, lascerà senza dubbio un segno del proprio passaggio.

JB

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Sprezzatura

DANDIES: gli apostoli della bellezza

La figura del Dandy dalla sua comparsa nel XIX secolo ad oggi non ha smesso di far parlare di se, in particolare per lo stile ricercato del vestire, elegante e studiato, ma non ci può limitare all’abbigliamento, il dandismo infatti è più essere che apparire.

La descrizione dell’autentico arbiter elegantiae ci viene offerta dallo scrittore D’Aurevilly che nella sua critica “Du Dandysme et de George Brummell” datato 1845, illustra la vita di questo affascinante personaggio il cui lavoro consisteva nell’essere semplicemente se stesso, il Gran Dandy “Beau” Brummell, il quale teneva lezioni di stile, dall’abito al portamento, dalla toeletta al modo in cui porsi in società, l’arte dell’eloquio, perfezionò il frac, rigorosamente blu a doppio petto, bandì la parrucca, ma aldilà di questi elementi, la peculiarità che svela il vero Dandy è la capacità di essere meraviglioso dal punto di vista filosofico e comunicativo, spesso spietato e risoluto, amato sia da donne che da uomini appartenenti principalmente all’aristocratizia e borghesia, le sue “vittime” favorite, che odiava e sfruttava poichè rappresentazioni viventi dell’essere snob ovvero senza nobiltà in senso assoluto.

La nobiltà per un Dandy non è un titolo acquisito ma un percorso di crescita individuale che si fonda sulla spasmodica ricerca,studio e contemplazione della bellezza propria di ogni cosa materia ed immateriale . Il Dandy è un’opera d’arte vivente, ammantata di un particolare fascino misterioso, irraggiungibile ed inimitabile, in grado di ispirare correnti filosofiche e culturali quali il decadentismo,crepuscolarismo ed un certo estetismo. Tra i dandies della storia come non citare Wilde, d’Annunzio, Baudelaire o Gozzano che hanno donato un contributo incredibile alla visione dandistica della bellezza.

Negli ultimi anni la moda ha rilanciato la propria visione dello stile dandy, un prototipo di uomo elegante , raffinato, senza fronzoli, e chi meglio degli stilisti può parlare di queste figure, il fashion è l’unica forma d’arte capace di ispirare la società al cambiamento, si muove intersecando i fili socio culturali al fine di vestire l’uomo d’oggi che attraverso se stesso inventa un futuro sempre più individualista, attento ai dettagli e di classe.

JB

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DANDIES: gli apostoli della bellezza

Consigli e tendenze Moda Uomo autunno inverno 2016/17 | Menswear Fall/Winter 2016/17

Sarà un autunno-inverno colorato, quello che coinvolgerà l’uomo in una trasformazione cromatica e che lo condurrà al centro della scena, celebrandone la personalità e l’estro pertanto lasciamo la sobrietà temporaneamente nell’armadio.

I colori autunno-inverno per uomo saranno blu notte,  blu cobalto e blu elettrico, nero con tessuti elaborati tono su tono o lucidi, grigio chiaro o ghiaccio (consiglio il grigio scuro solo per pantaloni e camicie),rosso,arancio,marrone nei toni più chiari e pastello, beige,verde e l’intramontabile color cammello in particolare per giacche e cappotti.

il capo fondamentale sarà il cappotto, con lunghezza dal ginocchio in giù, ampio e di un paio di taglie più grande rispetto a quella che fà al caso nostro, crea volume, ci avvolge e riscalda, vedo splendidamente colletto e rever in pelliccia, chiusura classica mono petto ed ancora meglio se doppiopetto lasciato volutamente aperto a svelare cosa indossiamo sotto ad esso. I tessuti che vi consiglio sono con disegno a quadri grandi, il colore degli stessi deve staccare rispetto a quello portante, ad esempio se abbiamo un cappotto blu notte il quadro dovrà essere rosso, arancio o verde, se preferite invece un tinta unita consiglio un cappotto in cammello o blu cobalto oppure un grigio a spina di pesce e le trame che creano la texture devono notarsi creando quella particolare illusione che inganna gli occhi di chi lo osserva. ( Sono bandite sciarpe enormi, poncho e scialle)

Proseguendo nella creazione dello stile autunno inverno, raccomando abiti spezzati, il fulcro stilistico è il blazer a 2 bottoni o doppiopetto, ottimo se con tasche applicate, tessuti checked con colori accesi e vivaci, seguendo l’idea descritta qui sopra per il cappotto oppure optare su giacche tono su tono a patto che il colore sia d’impatto, oltre a quelli già citati premio anche il viola chiaro o il rosa, per i pantaloni dunque avrete due opzioni, seguire la scala cromatica portante oppure premiare il colore dei disegni del tessuto, se ad esempio avremo un blazer base blu cobalto con quadri arancio, possiamo indossare pantaloni dello stesso arancio, esaltando così sia giacca che pantalone anzichè concentrare tutta l’attenzione sulla giacca. Personalmente ho bandito l’uso della cintura al pantalone poichè secondo me distrae chi vi osserva e spezza a metà il look.

le camicie dovranno essere lisce e tono su tono , bottoni compresi, i colori che vi consiglio sono grigio chiaro, grigio scuro, bianco, rosa e azzurro cielo, badate che i colori siano pastello poichè se abbiamo già l’intero look con colori luminosi e che sparano , la camicia dovrà essere come l’orizzonte in un quadro raffigurante un paesaggio, molto importante per la struttura pittorica ma funge da completamento.

Cerchiamo di fare sposare il colore principale della cravatta con il fazzoletto da taschino e le calze, queste ultime anche se decorate con disegni particolari o astratti, per una questione di armonia, devono seguire una precisa cromia.

Se siete amanti dei cappelli sappiate che un buon Borsalino è la classica ciliegina sulla torta.

Se volete scrivermi o contattarmi mi trovare ai link di seguito:

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Grazie

JB

 

 

 

 

 

 

Consigli e tendenze Moda Uomo autunno inverno 2016/17 | Menswear Fall/Winter 2016/17

Ganduer , Le preziose fragranze artigianali made in Italy in mostra a Brescia

Amo i profumi perchè valorizzano l’identità di una persona. Pensiamo a quante volte ricordiamo, anche a distanza di anni, qualcosa di significativo grazie ad una particolare fragranza che accarezzandoci distrattamente evoca in noi un momento preciso. Essi rappresentano l’essenza dell’eleganza e dello stile poichè non vengono ostentati da chi li indossa, sono suggeriti attraverso toni che come musica risuonano dolci, floreali, forti, speziati, leggeri, intensi ed ammantati di melodia circondano chi li ha scelti come riflesso del proprio essere.

Tutti noi siamo in qualche modo attratti dal profumo, forse grazie anche a quei momenti spesi in un sensuale approccio corporeo che ci spinge appassionatamente a possedere o farsi possedere nell’atto sessuale da un altro corpo, dall’intimo sentore di passione e ciò che mi piace definire “aulente perdizione” . Naturalmente ognuno di noi ne ha una propria rappresentazione.

Se desiderate trascorrere un momento artistico interamente dedicato al potere e contemplazione del profumo ed in questo preciso caso si tratta di una occasione imperdibile, questo sabato 18 giugno a Brescia in Rua Confettora 17 (traversa San Faustino) presso il Design Shop (http://www.ruaconfettora.com) vi aspetta la presentazione di GANDUER (http://www.ganduer.it con la presenza del perfume designer. Ogni fragranza Ganduer è realizzata in Italia e segue una metodologia orgogliosamente artigianale e ad accompagnare questa celebrazione olfattiva alle ore 17.30 reading poetico e conversazione con lo scrittore e caro amico Diego Zanoletti.

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ganduer
PROFUMI E FRANGRANZE GANDUER

 

 

 

 

 

Ganduer , Le preziose fragranze artigianali made in Italy in mostra a Brescia

La bellezza è anche nella sofferenza

“La bellezza e’ anche nella sofferenza, se corrisponde ad un processo reattivo ed intellettuale di cambiamento .” (J.Brunati)
Il cambiamento personale, deve portare l’individuo, ad un miglioramento della propria vita. Non è schioccando le dita che si cambia ,ma è un esercizio di autentica volontà, la quale entra in gioco impetuosamente,nella maggior parte dei casi, dopo aver toccato,vissuto ed essersi nutriti di profonda sofferenza.
La sofferenza emotiva è una condizione di dolore incessante e perpetuo, amo però definirla con il termine corretto, ovvero depressione, questo nome spaventa molto, essa è generata da molteplici situazioni e fattori, vi racconterò solamente una delle sue manifestazioni, per poi spiegarvi il mio aforisma.
Vi riporto questa storia, perchè potrebbe essere uno specchio per tanti che la vivono o la vedono rappresentata da persone vicine, ma non vi offro mezzi per liberarvi o liberare dalla sofferenza, considerando che ogni situazione è unica, cerco solo di offrire un esempio che può essere utile.
Il protagonista è un giovane uomo, con una sua attività e felicemente sposato.
La crisi economica cominciò a bussare alla sua porta, dapprima bussando dolcemente, ma con il trascorrere del tempo, essa si scagliò come un ariete e la porta di aprì,  i volumi di vendita e fatturato caddero in picchiata e più la situazione si faceva critica, più il protagonista cercava strade utili per riparare alla situazione, ogni percorso si rivelò vano e lentamente ma inesorabilmente, le sue energie di affievolirono. La moglie seppe fino ad un certo punto cosa stava accadendo all’attività e a suo marito, egli si rintanò in se stesso, provando a risolvere senza mezzi dalle piccole alle grandi situazioni, le spese, le tasse ed i fornitori, ma manteneva il silenzio, mise una maschera felice per nascondere le lacrime, iniziò anche a mentire per proteggere, le persone a lui più vicine, dalla realtà, dallo spettro del fallimento, dalla sofferenza che lo aveva ormai carpito. Nella sua testa, quell’intenso bagliore di energia che aveva sempre avuto, diventò una fiammella aggredita dal vento e ad essa, riponeva con ridondanza la speranza che il giorno seguente, sarebbe stato migliore, nel frattempo, i giorni e le stagioni passavano, la depressione cresceva insieme ai fantasmi e ai sensi di colpa, atterrito e sconfitto, fece un passo ulteriore verso l’abisso, si lasciò così alle derive del vino, lo “aiutava” a non pensare, ad annullarsi fino al giorno seguente, innescando un circolo vizioso, senza chiedersi nemmeno perchè, ma desideroso di raggiungere chissà quale abisso di buio. La moglie cominciò ad accorgersi dello stato del marito, sempre più assente, anche se erano seduti nella stessa stanza, lui era dentro di sè , perso da qualche parte, questa fù la manifestazione della possessione depressiva. La moglie provò diverse volte a schiodarlo a destarlo da questo annullamento, anche a suon di sonori schiaffi, ma tutto era inutile, l’uomo che aveva amato e sposato, si era ridotto ad un guscio senza anima fino a che una sera,avvenne qualcosa di estramemente doloro ma allo stesso tempo miracoloso. L’uomo tornò a casa, più ubriaco, sofferente e distrutto di sempre, la moglie gli si avvicinò, stanca di tutto ed il marito riuscì a cogliere negli occhi di lei, tutta la rabbia e la disperazione e nel medesimo istante riuscì a scorgere nel riflesso offerto da quegli occhi, se stesso, la ragazza gli ulrò contro, parole che lui non riuscì a cogliere, paralizzato da quella tremenda immagine che solo in quel momento riuscì a scorgere, da quando tutto ebbe inizio, lei gesticolò e lui interpretò il gesto del braccio come un ennesimo schiaffo ed andò in difesa alzando il suo per difersi il volto, ma le fece male. Tutto precipitò, uscì barcollando e sfrastornato dal loro appartamento e tornò dai suoi gentori, per i giorni seguenti, non si alzò dal lettino singolo da bambino, in una cameretta ormai troppo piccola, consolato a turno da sua madre e da suo padre, fino a che cominciò a realizzare e mettere in atto un processo reattivo ed intellettuale di cambiamento,il dato saliente è che non poteva più perdere nulla, a quel punto aveva già perso tutto, anche la salute, aveva scavato anche il fondo, era come morto. Il cervello a quel punto ebbe solo due scelte possibili, abbandonarsi completamente o reagire, la spinta cardine fù sentire la voce della sua amata al telefono, una donna che non si arrese e sapeva che l’uomo che conosceva da anni ,era ancora lì da qualche parte, nascosto in un anfratto, tenuto in ostaggio dalla depressione e dall’alcool , ebbene con la costante vicinanza e supporto a distanza della moglie e dei suoi genitori, decise di non toccare nemmeno una goccia di bevanda alcolica per il resto della sua vita, si mobilitò ed invio centinaia di candidature per trovare una occupazione, trovandone una idonea al suo profilo, che in ogni caso era considerato di buon livello, chiuse l’azienda, studiò molto, cosa che non faceva da anni, perseguendo una nuova modalità di pensiero, lucido, determinato, organizzato, rivolgendo tutti suoi sforzi ad un costante cambiamento atto a migliorare la propria vita e di conseguenza il benessere della sua amata e delle persone a lui care. Scoprì che la cosa più importante per vivere bene, era la conoscenza, allenare l’intelletto ed amare, l’amore abbinato ad una vita lucida, vissuta a pieno e con emozione, rappresenta la chiave della felicità.
Non arrendetevi mai!
La bellezza è anche nella sofferenza